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I suggerimenti del coach per
neofite ed esperte
Articolo del 15/9/2016 di Giorgio Rondelli http://running.gazzetta.it/

Donne e Corsa,
un boom che sembra inarrestabile visto che in base alle più recenti
statistiche le donne runner sono oramai diventate circa il 45% del
totale dei podisti in attività. Un mondo tutto da scoprire, da
analizzare, ma anche un ambito in cui i consigli di un coach preparato
possono rivelarsi preziosi.
Siccome
il numero dei praticanti (più o meno abitualmente) sul suolo nazionale
è stato calcolato in circa 6 milioni se ne deduce che lo donne che
corrono sfiorano la mega cifra di 3 milioni. La motivazione che le
spinge a mettersi in pantaloncini e maglietta? Per circa il 30% la
ricerca di un migliore equilibrio mentale, segue il desiderio di
mantenersi giovani ed efficienti (25%), scarica lo stress (20%),
irrobustisce e tonifica la muscolatura (15%), infine anche la
voglia di far parte di un gruppo che si allena in forma sistematica
(10%). In passato la corsa al femminile era invece spesso fatta oggetto
di pregiudizi.
Tutto
cambiato invece in modo radicale con una crescita progressiva di neofite del running dal
2000 al 2010 per poi arrivare ad un incremento davvero esponenziale
nell’ultimo quinquennio.
TEMATICHE
DI LAVORO Per
quanto riguarda invece le caratteristiche di una donna che inizia a
correre dobbiamo tenere presente che la medesima ha i 2/3 della forza
di un uomo e che quindi deve sempre cercare di tenere alti gli indici
di forza elastica ed esplosiva, mentre ha buone doti di mobilità
articolare ed in breve acquisisce anche ottime doti di resistenza
alla fatica, grazie soprattutto alla sua capacità di utilizzare gli
acidi grassi nel proprio metabolismo muscolare. Dati alla mano, anche
se non si deve generalizzare, la donna corre le varie andature del
corsa continua, fondo lento, medio e veloce 20 secondi più lentamente
dei runners maschili.
INFORTUNI
Proprio
per le
sue caratteristiche fisiologiche, muscolari e tendinee la donna è molto
più soggetta che l’uomo alle distorsioni della caviglia, alle
periostiti ed alle sempre più frequenti fratture da stress, in parte
causate anche da una scelta errata fra le tante calzature tecniche che
sono in commercio. Basta utilizzarne qualcuna poco adatta alla propria
complessione fisica ed al tipo di allenamenti che si deve svolgere ed
ecco che arriva l’ infortunio.
ALLENAMENTI
MULTIDIREZIONALI
Non ci sono mezzi di allenamento utilizzati dagli uomini che non
possano comunque essere validi anche per le donne. Anzi, la qualità del
lavoro diventa fondamentale se si vuole migliorare la propria
efficienza cardiaca e muscolare. Saranno solo diverse le velocità di
lavoro, non certo le quantità delle prove ripetute e la durata dei
recuperi.
ABBIGLIAMENTO
Anche
se fa
parecchio freddo attenzione a non coprirsi oltremisura, considerando
che dopo qualche minuto di corsa la temperatura sale, fuori luogo poi
farlo con l’intento di sudare molto per dimagrire. Anche se perdete
qualche etto durante la corsa dovete sempre ricordarvi che si tratta di
acqua, sali minerali e glicogeno muscolare che vanno assolutamente
reintegrati nelle 12 ore successive all’allenamento. D’inverno basta
una canottiera sopra la pelle, con sopra una maglia termica a maniche
lunghe e nel caso di pioggia un Kway leggero, con le gambe coperte da
una calzamaglia elasticizzata
.
NIENTE
CUFFIE Anche se in
poche ci rinunciano da evitare di correre con le classiche auricolari
per ascoltare la propria musica preferita. Queste, aiutano agli esordi
quando si va molto piano ed ancora non si è temprati sotto l’aspetto
psicologico di fronte ai lunghi chilometraggi ma che poi, quando
bisogna correre a velocità più elevate, stando attenti ai km, alle
insidie di alcuni tracciati di gara o di allenamento ed alla meccanica
di corsa, tutte situazioni per cui è necessaria la massima
concentrazione, finiscono per essere addirittura controproducenti.
Giorgio
Rondelli
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riproduzione riservata
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