Chi corre deve avere una
buona flessibilità per esprimere al meglio il proprio potenziale e per
non
incorrere in continui ed invalidanti infortuni. La flessibilità è
l’insieme
della mobilità articolare e della estensibilità muscolare. Lo
stretching è in
grado di allungare passivamente i muscoli e di migliorare la mobilità
angolare
delle articolazione interessate in un determinato movimento. Il
mantenimento di
una buona flessibilità è importantissimo soprattutto negli atleti che
si
dedicano alla corsa di resistenza, perché l’esecuzione ripetitiva del
gesto
atletico fa scadere sia l’estensibilità che la mobilità articolare. La mancanza
di quest’ultima, oltre ad influenzare negativamente la prestazione
sportiva,
favorisce le lesioni osteo-muscolo-tendinee. L’inserimento dello
stretching nel
programma di allenamento permette di raggiungere due obbiettivi:
- il miglioramento
dell’estensibilità muscolare e di conseguenza dell’efficienza
muscolare, della tecnica di corsa e del rendimento della corsa stessa
- la prevenzione
delle lesioni osteo-muscolo-tendinee grazie al miglioramento della
mobilità articolare passiva ed attiva.
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